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Dai Castelli Romani al litorale di Ardea

Un tour tra i laghi di origine vulcanica dei Castelli Romani, tra fraschette, porchetta, vino buono e arte sacra, immersi nella natura fino a raggiungere il litorale tirrenico e la cittadina di Ardea. Un itinerario alla scoperta di una della zone più belle e rinomate del Lazio da sempre sinonimo di buona cucina e meta prediletta per le gite fuori porta dei romani. Percorreremo brevi tratti in moto che ci porteranno ad apprezzare la bellezza dei Laghi, ma non disdegnate di lasciare la moto su cavalletto per addentrarvi nelle stradine dei luoghi tanto cari ai Pontefici. 

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  • Enogastronomia

immagine della tappa a Frascati

Immagine di Frascati

Il nostro tour parte da Frascati, cittadina dei Castelli Romani, facilmente raggiungibile sia dalla capitale, percorrendo la SS511 o dall’uscita di Monteporzio Catone dell’autostrada Roma-Napoli.
Posta sul versante settentrionale dei Colli Albani, è rinomata meta turistica con notevole produzione vitivinicola. Le sue bellezze si apprezzano maggiormente percorrendola a piedi. Proprio al centro di Frascati sorge la Cattedrale, in Piazza San Pietro, che presenta una ricca facciata tardobarocca. L’interno, realizzato alla fine del Cinquecento, conserva un Crocifisso ligneo dell’XI secolo e una Vergine attribuita al Domenichino. Dalla piazza, percorriamo Via Ajani e giriamo a destra su Via Piave. Da qui poi a sinistra su Via Farnetti e proseguiamo nella stessa direzione su Via del Duca di York, fino al Palazzo Vescovile (XV secolo). Proseguiamo su Via del Duca di York e giriamo a sinistra in Via Vivario, fino a Piazza San Rocco. Completano la visita la Chiesa del Gesù (XVII secolo), e la Chiesa di S. Francesco (XVI secolo) che si trova vicino a Villa Tuscolana.
Prima di raggiungere Rocca di Papa si può anche decidere di fermarsi a Grottaferrata per visitare l’Abbazia di San Nilo, fondata nel 1004 e che conserva il rito Bizantino. 

immagine della tappa b Rocca di Papa

Immagine di Rocca di Papa

Giunti a Rocca di Papa, seconda tappa del nostro tour, saremo accolti dalla bellezza della Fortezza che dall’alto domina l’intero centro abitato. Molto suggestiva è la passeggiata tra le vie scoscese del paese, mentre tutto intorno si scorge il verde dei boschi e delle montagne. Il Duomo di Rocca di Papa, ricostruito nella prima metà del secolo XIX, conserva all'interno opere di alto valore artistico. Vale la pena proseguire il nostro itinerario tra Piazza della Repubblica e le vie limitrofe per raggiungere la prima chiesa parrocchiale della città: la Chiesa del Crocefisso (XVII secolo), restaurata nel 1865. Lasciamo Rocca di Papa percorrendo la SR218 fino all’incrocio con la SP217 in direzione Marino, costeggeremo così il Lago di Albano. 

immagine della tappa c Marino

Immagine di Marino

Cittadina celebre per il suo vino che, in occasione della tradizionale Sagra dell’Uva, fuoriesce dalla Fontana dei Mori, situata nella centralissima Piazza Matteotti. Ed è proprio qui che possiamo ammirare le torri quattrocentesche, già parte del Castello dei Colonna che oggi ospita il municipio. Di particolare interesse anche la Basilica di Santa Barnaba costruita verso la metà del XVII secolo con un’alta cupola e l’interno a tre navate: vi si trovano un Crocifisso della scuola del Bernini e il Martirio di S. Bartolomeo della scuola del Guercino. Prima di lasciare Marino, vale la pena di entrare in qualche enoteca per portar via il celebre vino dei Castelli.  

immagine della tappa d Castel Gandolfo

Immagine di Castel Gandolfo

E’ tempo di ritornare in sella per raggiungere Castel Gandolfo prossima tappa del nostro itinerario, altro borgo medievale dei Castelli, conosciuto per essere la residenza estiva del Pontefice. Da Marino possiamo raggiungere Castel Gandolfo percorrendo la SS216 che costeggia il Lago di Albano. Il centro storico si trova in alto, in una posizione panoramica sul tutto il paesaggio circostante, percorrendo a piedi le stradine del centro fino ad arrivare a Piazza della Libertà, dove si trovano il Palazzo Pontificio, la Fontana progettata dal Bernini e la Chiesa di San Tommaso di Villanova, altra opera del Bernini. Dalla piazza imboccate Corso della Repubblica ed attraversate il quartiere medievale, godendo della sua atmosfera fino a raggiungere Piazza Cavallotti, potete affacciarvi al belvedere da cui la vista spazia sul bel paesaggio dei Castelli. Qui si trova anche Villa Barberini, altra residenza pontificia.  

immagine della tappa e Albano Laziale

Immagine di Albano Laziale

Albano Laziale, altro borgo medievale dei Castelli Romani, è la prossima meta del nostro itinerario. La cittadina si trova al km 25 della via Appia Nuova che raggiungeremo proseguendo lungo la SS216 in direzione sud. Castel Gandolfo alle nostre spalle, il lago di Albano sulla sinistra potremmo raggiungere così in pochi minuti la nostra prossima tappa.
Entrando in città giungeremo in Piazza Mazzini, una terrazza da cui si gode di una bella vista panoramica. Percorrendo una scalinata, arriveremo alla Cattedrale. Proseguiamo su Corso Matteotti, la strada che taglia in due tutto il centro abitato per ammirare sulla destra, in uno slargo, la Chiesa di San Pietro con un campanile romanico. Arrivati a Piazza Carducci potremmo ammirare a sinistra, i ruderi della Porta Pretoria, ingresso ai Castra Albana, accampamenti militari (III secolo d.C.). Proseguendo più avanti, sulla sinistra, imbocchiamo la via che porta alla Chiesa di Santa Maria della Rotonda, dalla particolare pianta circolare perché costruita sui resti di un ninfeo romano. Alla fine della strada c'è anche il cosiddetto Cisternone, deposito d'acqua sotterraneo d'epoca romana. Tornando alla via principale del paese, Corso Matteotti, attraversiamo il Borgo Garibaldi e, alla fine della strada, potremmo vedere la Tomba degli Orazi e Curiazi, di età repubblicana.

immagine della tappa f Ariccia

Immagine di Ariccia

La via Appia Nuova ci porterà alla scoperta di Ariccia celebre per le sue fraschette e per la porchetta. Entreremo ad Ariccia percorrendo il celebre Ponte, eretto nel 1854 e ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Subito dopo il ponte troverete l'abitato, un bel borgo situato sopra uno sperone roccioso, tra due vallate. Ariccia è il luogo ideale per una sosta enogastronomica in una delle sue fraschette. Qui potremmo gustare la tradizionale cucina dei Castelli Romani e la porchetta, ma allo stesso tempo ammirare anche le sue bellezze artistiche come Piazza di Corte, progettata dal Bernini, dove possiamo ammirare il Palazzo Chigi e la Chiesa di Santa Maria dell’Assunzione. Interessante anche raggiungere il Santuario di Santa Maria di Galloro. Possiamo uscire da Porta Napoletana e prendere la Statale che passa su un viadotto. Al Km 27.7 troveremo il luogo di culto, edificato nel 1624 e modificato più tardi con una facciata disegnata dal Bernini. Da questo punto potete anche godere di una bella vista del paese di Ariccia.    

immagine della tappa g Genzano di Roma

Immagine di Genzano di Roma

Ritornati in sella alla nostra moto lasciamoci alle spalle il Lago di Albano e proseguiamo il nostro tour alla scoperta dei borghi che circondano il Lago di Nemi, altro specchio d’acqua dei Castelli Romani. Ritorniamo sulla via Appia Nuova in direzione sud e seguiamo le indicazioni per Genzano di Roma, la nostra prossima tappa.  Si può iniziare la visita da Piazza Frasconi, dove c'è anche un belvedere da non perdere. Da qui partono tre strade.  Via Garibaldi, che porta verso il lago, Via Buozzi che vi porterà al Palazzo Sforza Cesarini (XVIII secolo), infine Via Berardi che arriva alla Chiesa di Santa Maria della Cima e che ospita la celebre processione dell'Infiorata. Prima di ripartire consigliamo di fare qualche acquisto gastronomico, come il pane e, ovviamente, gli insaccati.

immagine della tappa h Nemi

Immagine di Nemi

Usciti da Genzano seguiamo le indicazioni per Nemi, cittadina famosa per la coltivazione delle fragole. Vale la pena soffermarsi nel centro storico tra le stradine d'impianto medievale, dove oggi sorgono botteghe di artigiani, negozietti e ristoranti. L'abitato è dominato dal castello, in alto, edificato dai conti di Tuscolo. Nemi ospita anche il Museo delle Navi, proprio in riva al lago, costruito per conservare le navi romane che per circa due millenni sono rimaste intatte sul fondo del bacino lacustre. Andate in parte distrutte in un incendio, sono state ricostruite in scala e nel museo sono stati aggiunti molti reperti. Per raggiungerlo dovete prendere, da Piazza Dante, la strada che scende al lago.
Dal museo potete arrivare facilmente a visitare i vicini resti del Santuario di Diana Nemorense, tra i centri di culto più importanti nel Lazio pre-romano.

immagine della tappa i Ardea

Immagine di Ardea

La vicinanza dei borghi medievali dei Castelli Romani non ci ha permesso al momento di percorrere lunghi tratti in moto, per questo motivo consigliamo di concludere la nostra giornata risalendo in moto e percorrendo a ritroso la strada che da Genzano ci ha portato a Nemi fino all’incrocio con la SP94a e seguire le indicazioni per Ardea per poter così raggiungere il litorale laziale. La cittadina di Ardea sorge su una rupe tufacea a 40 km è un bel centro turistico che ha di recente avviato un progetto per rappresentare il proprio patrimonio storico-artistico in virtual tour dotandosi di una segnaletica turistica con QR Code. Potrete così passeggiare tra i suoi monumenti più importanti ed ottenere tutte le informazioni direttamente sul vostro smartphone.
In questo territorio le ricchezze della storia si sono sovrapposte, dalla preistoria fino al Medioevo e ai giorni nostri. Diversi sono i resti di fortificazioni, architetture militari di epoca arcaica che è possibile visitare ad Ardea. Così come di particolare interesse sono la Chiesa di Santa Marina e quella di San Pietro Apostolo, la Torre di San Lorenzo ed i Giardini della Landriana.
Ma Ardea riserva agli amanti dell’archeologia altre magnifiche tappe come il Castrum Inui, considerato come il possibile luogo di sbarco di Enea, i resti di un tempio riferibile al VI secolo a.C. e rinvenuti nella zona di Casarinaccio e l’Ipogeo Paleocristiano che conserva pitture risalenti all’epoca romana.
Le bellezze di Ardea furono prescelte dallo scultore Giacomo Manzù per alimentare la sua genialità, ne é testimonianza il museo a lui dedicato, patrimonio universale dell’arte contemporanea.

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